Addio a Toni Righetto "re" della cucina del Sile

Tratto da "Corriere del Veneto" di mercoledì 6 luglio 2011






di Fausto Pajar

QUINTO DI TREVISO — La Marca perde un’altra personalità storica dell’enogastronomia tipica. Alle 7,30 di ieri, all’ospedale di Treviso è morto Antonio (Toni) Righetto, classe 1930. Aveva gestito in qualità di titolare, per oltre 60 anni, la storica locanda omonima di Quinto di Treviso, attiva dal 1780. Era malato da tempo. Ad assisterlo, la moglie Elda Vendramin e i figli Luigino e Giovanni. Con Toni Righetto scompare una delle figure più caratteristiche e dinamiche del panorama enogastronomico, culturale e sportivo della Marca Trevigiana. Infatti, se nella locanda manifestava tutta la sua passione per la salvaguardia e la promozione della cucina del Sile, nella cultura sosteneva con mecenatismo artisti e scrittori e nello sport si era impegnato a tal punto da diventare, tra l’altro, motore della squadra di calcio di Quinto per approdare poi al ruolo di selezionatore per la Juventus e l’Inter, all’epoca di Italo Allodi. Più volte consigliere di amministrazione dell’allora Cassa rurale di Preganziol e Santa Cristina di Quinto (oggi Centromarca Banca) era stato nominato, insieme al figlio Giovanni, cavaliere al merito della Repubblica dall’attuale presidente, Napolitano. Toni Righetto era famoso per le sue anguille, le «bisate» , che i pescatori gli portavano in grandi quantità e che lui, con cura, sistemava in due capaci cassoni di ferro forati che immergeva nelle acque del Sile, antistanti la locanda, per depurarle e ottenere così carni deliziose e profumate che poi cucinava in vari modi. Tra le sue numerose specialità va ricordato il risotto con l’anguilla «uso scampi» , un leccornia divenuta famosa e più volte oggetto di premi di grande livello nazionale e internazionale, nonché di recensioni assai positive. I funerali avranno luogo venerdì alle 10 nella chiesa parrocchiale di San Giorgio a Quinto di Treviso.
Fausto Pajar

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